In questa guida mettiamo a disposizione informazioni utili sull’usucapione di beni demaniali.
L’usucapione è uno dei modi di acquisto della proprietà, che si ha per il decorrere del tempo. Il possesso protratto per un numero di anni minimo previsto dalle norme, a seconda che si tratti di bene mobile o immobile e che il possesso sia avvenuto in buona fede o meno, consente al possessore di reclamare il diritto di proprietà. Per quanto concerne i beni immobili, l’art.1158 del Codice Civile così recita, La proprietà di beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni.
Evidentemente, il nostro legislatore ha voluto privilegiare il titolare di un interesse concreto, invece che posizioni solo formali. Se possiedo, per esempio, un fondo agricolo e lo coltivo, rendendolo produttivo, agli occhi del legislatore merito maggiore tutela di chi, nonostante sia il proprietario, se ne disinteressa. Fosse per lui, il fondo rimarrebbe improduttivo, danneggiando anche il bene collettivo.
Vediamo cosa accade per i beni demaniali. Per prima cosa, dobbiamo definirli. Essi si distinguono in beni del demanio necessario, che appartengono necessariamente allo Stato, e beni del demanio accidentale, che possono anche appartenere ai privati e sono demaniali solo se appartengono allo Stato. Ora, se i beni demaniali provvedono al soddisfacimento di un interesse pubblico, non possono soggiacere ai negozi del diritto privato. In anni recenti sono stati definiti i beni del federalismo demaniale, stabilendo i principi generali per l’assegnazione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio nel rispetto dei principi e criteri direttivi, ovvero
-Attribuzione a titolo non oneroso di beni sulla base delle dimensioni territoriali, delle capacità finanziarie e delle funzioni effettivamente svolte.
-Attribuzione dei beni immobili sulla base del criterio di territorialità.
-Concertazione in sede di Conferenza unificata.
-Individuazione delle tipologie di beni di rilevanza nazionale non trasferibili, come quelli appartenenti al patrimonio culturale nazionale.
I beni del demanio indicati non possono essere usucapiti, data la peculiarità della loro funzione, e lo stesso vale per quelli appartenenti a regioni, province e comuni, in conseguenza della peculiarità della funzione da essi svolta. La giurisprudenza sul punto è abbastanza concorde nell’escludere l’usucapione per questi beni.
La Cassazione nel 2009 ha sentenziato che non è configurabile l’usucapione di beni demaniali. Tuttavia, a certe condizioni, è stato anche ammesso che i beni demaniali non siano suscettibili di usucapione, tranne che non ci sia stata una sdemanializzazione degli stessi, che può avvenire anche tacitamente, risultando anche in mancanza di un atto pubblico, in presenza di atti univoci concludenti, incompatibili con la volontà di conservarne la destinazione ad uso pubblico.